giovedì 9 giugno 2011

Chieti. Il vice sindaco a favore del referendum

Il Segretario Politico del Partito “Giustizia Sociale”, Bruno Di Paolo, ha rilasciato la seguente dichiarazione in merito al referendum.
«Come è noto, il 12 ed il 13 di giugno saremo chiamati ad esprimere la nostra opinione su quattro referendum: due (scheda rossa e scheda gialla) riguardano l’acqua pubblica, un terzo (scheda grigia) riguarda il nucleare ed il quarto (scheda verde chiaro) riguarda il legittimo impedimento.
E’ mia ferma convinzione, nonché del Partito “Giustizia Sociale” che mi onoro di rappresentare, che recarsi a votare non sia solo un diritto ma anche, e soprattutto, un dovere basilare nel rispetto della democrazia su cui poggia il nostro paese e non condivide, pertanto, l’opinione di chi preferisce astenersi per esprimere il proprio voto contrario.
Astenersi è di per sé un non esprimersi e pertanto tale atteggiamento non è assimilabile ad una intenzione di voto.
Pertanto invito tutti gli amici ed i simpatizzanti a esercitare il proprio diritto/dovere recandosi alle urne e suggerendo, di seguito, alcuni spunti di riflessione sui temi proposti dai quesiti referendari.
Giustizia Sociale si schiera fermamente a sostegno del “SI” su tutti quei quesiti che sono mirati alla tutela della salute e degli interessi dei cittadini come quelli sull’acqua pubblica poiché riteniamo indispensabile che vengano abrogate quelle norme che impongono la presenza dei privati nella gestione dell’acqua e degli acquedotti e che aprono la strada alla logica del profitto in un campo dove l’unico interesse dovrebbe essere solo quello del miglior servizio al cittadino al prezzo più basso possibile. Nel dettaglio siamo a favore dell’abrogazione della norma richiamata dal quesito “Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione” (scheda rossa) contrastando in tal modo l’accelerazione sulle privatizzazioni con il rischio della definitiva consegna al mercato dei servizi idrici.
Siamo a favore dell’abrogazione della norma richiamata dal quesito “Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma” (scheda gialla), poiché si chiuderebbe la via d’accesso per i privati alla gestione dei servizi idrici e impedendo al tempo stesso di ottenere profitti con l’acqua.
Siamo anche a favore dell’abrogazione del ricorso all’energia nucleare (scheda grigia)perchè le recenti drammatiche notizie relative al sisma che ha colpito il Giappone hanno sollevato nuovamente il problema della pericolosità degli impianti nucleari non solo per quel che concerne i parametri di sicurezza adottati per la costruzione delle centrali quanto per la potenza distruttiva e i gravi pericoli che incomberebbero sulla popolazione nel caso di catastrofi naturali o errori umani che, purtroppo, come la storia ci insegna non possono mai essere completamente previsti in fase di progettazione.
Infine, per il quarto quesito relativo al legittimo impedimento (scheda verde), riteniamo che chi viene chiamato dall’elettorato a guidare politicamente il proprio paese debba avere, nel rispetto del già citato principio democratico, la possibilità di lavorare con il massimo impegno e senza rallentamenti. Tuttavia l’aspetto del rinvio delle udienze per i processi a carico del Presidente del Consiglio e dei Ministri presenta una interpretazione basata sulle alle motivazioni alla base degli stessi e rendono, quindi, difficile l’individuazione di un percorso ben definito che tuteli gli interessi di tutta la collettività. Si tratta infatti di un quesito che chiede l’abrogazione di una norma sulla quale riteniamo corretto lasciare agli elettori la massima libertà di espressione seguendo esclusivamente la propria coscienza senza nessun tipo di suggerimento che, per forza di cose, sarebbe basato non su valori assoluti ma solo ed esclusivamente su ideologie politiche e simpatie o antipatie personali. »

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