giovedì 24 marzo 2011

Chieti. Cena a lume di candela: l'ora della terra anche per l'acqua!

Partecipa con il WWF
CENA A LUME DI CANDELA
Sabato 26 marzo ore 20.30 - RISTORANTE “DA NINO”
COSTO 20 EURO (Indispensabile la prenotazione: ristorante Da Nino
tel. 0871 63781)
Parte del ricavato sarà destinato alla campagna referendaria “due Sì per l’acqua”
Il più grande evento globale del WWF: ogni anno più di un miliardo di
persone in oltre 120 paesi del mondo spengono simbolicamente la luce
per un’ora. L’obiettivo di Earth Hour 2011 è coinvolgere Istituzioni,
Cittadini e Aziende ad andare “Oltre l’ora” impegnandosi non solo a spegnere le luci durante l' Earth Hour ma anche, manifestando attraverso diverse azioni o attraverso degli eco-consigli, l'impegno nei confronti del pianeta.
Il cittadino che rinuncia all' auto un giorno a settimana, una scuola
che installa pannelli solari sul tetto, un comune che costruisce piste
ciclabili, ed ogni piccola azione contribuisce a proteggere l'unico pianeta che abbiamo.
Ogni piccolo gesto fa la differenza. Aderisci ora all'iniziativa, ognuno di noi può.

(per chi non potrà partecipare alla manifestazione nazionale per acqua pubblica e nucleare a Roma)

venerdì 18 marzo 2011

Anche a Chieti il comitato referendario "2 sì per l'acqua bene comune"

A fine primavera i cittadini italiani saranno chiamati ad esprimersi su quattro quesiti referendari due dei quali per fermare la privatizzazione dell’acqua che altrimenti diventerà una merce attraverso la quale pochi lucreranno cospicui profitti.
Per contribuire a vincere la battaglia referendaria a Chieti nascerà Lunedì 21 Marzo il comitato cittadino 2 Sì per l’acqua bene comune.
Siamo fatti d’acqua, d’acqua e di pensieri.
Per questo nasce il nostro comitato, per la difesa dell’acqua e dei nostri pensieri attraverso l’uso democratico del referendum, contro tutti quelli che ci inviteranno a non occuparci del nostro destino e consiglieranno di andare al mare.
Molti di noi sono già impegnati in questa lotta e insieme ci ritroveremo nei banchetti informativi che si terranno sia Sabato 19 Marzo dalle ore 17:30 alle ore 19:30 che Domenica 20 Marzo dalle 9:30 alle 12:30 a Piazza Vico e a Piazzale Marconi per contrastare il vuoto informativo che ci circonda oltre che alla manifestazione nazionale che si terrà il 26 Marzo a Roma.
Tutti gli uomini e le donne che con noi non vogliono farsi portare via l’acqua devono, singolarmente o come associazione, darsi appuntamento Lunedì 21 Marzo alle ore 18:00 nella sede provvisoria del comitato all’interno della libreria De Luca in Via De Lollis 12 a Chieti per formalizzare la loro adesione.
C’è una sola strada per fermare le lobby e le cricche, quella della libertà, della partecipazione.
NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA
2 SI A CHIETI
2 SI ALL’ACQUA BENE COMUNE
Emanuel Crescenzi
(referente provvisorio costituendo comitato cittadino)

giovedì 17 marzo 2011

LEZIONE - ASSEMBLEA sulla PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA

Sai che il 12 giugno ci sarà un Referendum grazie al quale, per una volta, saremo noi a poter scegliere in prima persona su questioni importantissime per il futuro della nostra comunità, come la privatizzazione dell'acqua e il ritorno al nucleare?


Il 12 giugno potremo scegliere sul destino dell'acqua in Italia: BENE COMUNE o AFFARE PER POCHI?


Per capirne di più:
MERCOLEDI' 23 MARZO
H 17:00
AULA 1 – POLO DIDATTICO DELLA FACOLTA' DI LETTERE e FILOSOFIA (campus di Chieti)


“DI CHI E' L'ACQUA?”
LEZIONE – ASSEMBLEA
sulla PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA


con RENATO DI NICOLA
RAPPRESENTANTE FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI DELL'ACQUA


a cura dell'associazione universitaria “360gradi”




FUORI I PROFITTI DAI BENI COMUNI
2 SI' PER L'ACQUA BENE COMUNE




Lista 360gradi



(prossimamente, un'assemblea anche sul nucleare..STAY TUNED)


I quesiti referendari

Il primo quesito:

Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione”: 
"Volete voi che sia abrogato l'art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n.133, come modificato dall'art.30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n.99 recante "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia" e dall'art.15 del decreto legge 25 settembre 2009, n.135, recante "Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea" convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a seguito della sentenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?"
Finalità: fermare la privatizzazione dell’acqua
Si propone l’abrogazione dell’art. 23 bis (dodici commi) della Legge n. 133/2008 , relativo alla privatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica.
È l’ultima normativa approvata dal Governo Berlusconi. Stabilisce come modalità ordinarie di gestione del servizio idrico l’affidamento a soggetti privati attraverso gara o l’affidamento a società a capitale misto pubblico-privato, all’interno delle quali il privato sia stato scelto attraverso gara e detenga almeno il 40%.
Con questa norma, si vogliono mettere definitivamente sul mercato le gestioni dei 64 ATO (su 92) che o non hanno ancora proceduto ad affidamento, o hanno affidato la gestione del servizio idrico a società a totale capitale pubblico. Queste ultime infatti cesseranno improrogabilmente entro il dicembre 2011, o potranno continuare alla sola condizione di trasformarsi in società miste, con capitale privato al 40%. La norma inoltre disciplina le società miste collocate in Borsa, le quali, per poter mantenere l’affidamento del servizio, dovranno diminuire la quota di capitale pubblico al 40% entro giugno 2013 e al 30% entro il dicembre 2015.
Abrogare questa norma significa contrastare l’accelerazione sulle privatizzazioni imposta dal Governo e la definitiva consegna al mercato dei servizi idrici in questo Paese.

Il secondo quesito: 

"Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma": ammissibile
"Volete voi che sia abrogato - Art. 154, comma 1 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 "Norme in materia ambientale", limitatamente alla seguente parte: "dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito"?"
Finalità : fuori i profitti dall'acqua
Si propone l’abrogazione dell’’art. 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente), limitatamente a quella parte del comma 1 che dispone che la tariffa per il servizio idrico è determinata tenendo conto dell’ “adeguatezza della remunerazione del capitale investito”.
Poche parole, ma di grande rilevanza simbolica e di immediata concretezza. Perché  la parte di normativa che si chiede di abrogare è quella che consente al gestore di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito, senza alcun collegamento a qualsiasi logica di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio.
Abrogando questa parte dell’articolo sulla norma tariffaria, si elimina il “cavallo di Troia” che ha aperto la strada ai privati nella gestione dei servizi idrici: si impedisce di fare profitti sull'acqua.

"Vogliamo l'acqua, il sole..mica la luna!"

Referendum Acqua e Nucleare: Il 26 marzo Manifestazione nazionale a Roma


COMUNICATO STAMPA DEL 15 marzo 2011
Referendum Acqua e Nucleare: Il 26 marzo Manifestazione nazionale a Roma
Vergognosa la scelta del Governo di non accorpare il voto con le elezioni amministrative
Questa mattina in p.zza Unione (palazzo regione Abruzzo) si è tenuta la conferenza stampa sulla campagna referendaria. Presente Marco Bersani del Forum italiano dei Movimenti per l'Acqua.
Oltre un milione e quattrocentomila donne e uomini hanno sottoscritto i referendum per togliere la gestione del servizio idrico dal mercato e i profitti dall’acqua. Lo hanno fatto attraverso una straordinaria esperienza di partecipazione dal basso, senza sponsorizzazioni politiche e grandi finanziatori, nel quasi totale silenzio dei principali mass-media. Grazie a loro nei prossimi mesi l’intero popolo italiano sarà chiamato a pronunciarsi su una grande battaglia di civiltà: decidere se l’acqua debba essere un bene comune, un diritto umano universale e quindi gestita in forma pubblica e partecipativa o una merce da mettere a disposizione del mercato e dei grandi capitali finanziari, anche stranieri. Oltre ai due quesiti sull'acqua ci sarà anche quello sul nuovo programma nucleare del Governo Italiano.
Dichiara Marco Bersani del Forum nazionale : “Noi crediamo, ancor più dopo gli eventi catastrofici di queste ore in Giappone, che il ricorso all’energia nucleare sia una una scelta sbagliata perché è una fonte rischiosa, costosa, non sicura e nei fatti alternativa al risparmio energetico e all’utilizzo delle fonti rinnovabili.
Riteniamo vergognosa la scelta del Governo di non accorpare la consultazione referendaria con le elezioni amministrative; spendere 350 milioni di euro in più ci sembra un'azione improvvida, in un momento di grave crisi economica, e un vero e proprio boicottaggio alla partecipazione democratica che la nostra Costituzione garantisce.”
A questo proposito il portavoce del movimento abruzzese Renato Di Nicola lancia una proposta: “chiediamo agli amministratori della Regione Abruzzo di presentare e approvare una mozione (così come hanno fatto il Lazio e le Marche) che impegni il Governatore e la Giunta ad attivarsi nel sollecitare il Governo nazionale e il Ministero degli Interni a procedere all’accorpamento della data del referendum con quella delle prossime elezioni amministrative.”
Il 26 marzo a Roma il popolo dell’acqua e dei movimenti per i beni comuni scenderà in piazza per ribadire l'importanza della partecipazione ai referendum, unico strumento oggi per poter cominciare a cambiare qualcosa.

Per partire dall'Abruzzo in pullmann: 085-66788 085-4510236

Comitato Promotore della Campagna Referendaria per il Sì: Abruzzo Social Forum, WWF Abruzzo, CGIL Abruzzo, Caritas Diocesana Pescara-Penne; Punto Pace Pax Christi Pescara; Ufficio Pastorale Sociale e del lavoro Arcidiocesi Pescara-Penne, Marelibero.net, COBAS Abruzzo, Pescara in comune by amici di Beppe Grillo, Arci Chieti, PeaceLink Abruzzo, Collettivo onda libera, Cooperativa Il Mandorlo Bottega Commercio equo, Site.it, Filcem-Cgil Abruzzo, Camera del Lavoro Pescara, Comitato per l’acqua L’Aquila, Comitato per l’acqua Avezzano, Lega dei Comuni, Legambiente Abruzzo, OltreAbruzzi, Agesci-Abruzzo, Coordinamento delle Botteghe del Commercio Equo e Solidale Abruzzo, Comitato Acqua bene comune Sulmona, Comitato referendario per i 2 SI di Vasto, Comitato Salva l'Acqua di Lanciano, ACLI- Sede Provinciale di Pescara, "CambiAmo Fossacesia", movimento civico di Fossacesia.  
Federazione della Sinistra (PRC - PdCI), Sinistra Ecologia e Libertà , Partito Comunista dei Lavoratori, Sinistra Critica

mercoledì 16 marzo 2011

Lettera aperta al Sindaco per l'acqua pubblica

Caro Sindaco,

ti contattiamo in merito alla campagna referendaria per la ripubblicizzazione del servizio idrico che ha suscitato grande interesse nei cittadini, i quali, con oltre 1.400.000 firme a sostegno dei quesiti referendari, hanno dimostrato tutta la loro contrarietà alla privatizzazione del servizio idrico.

Dopo la dichiarazione di ammissibilità di 2 quesiti referendari da parte della Corte costituzionale lo svolgimento della consultazione referendaria è ormai una realtà ed aprirà necessariamente un dibattito sulla gestione dell'acqua e dei beni comuni nel nostro Paese.

Da ora fino al voto (che si terrà tra il 15 aprile ed il 15 giugno), si apre quindi un periodo fondamentale non solo per la ripubblicizzazione dell'acqua ma anche per la partecipazione democratica nel Paese. Come Coordinamento Enti locali per l'acqua bene comune e la gestione pubblica del servizio idrico siamo parte integrante e attiva di questo percorso.

Tappa importante di questo cammino sarà la prossima Manifestazione Nazionale del 26 marzo, promossa in primis dal Comitato Referendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune e dal Forum dei Movimenti per l'Acqua, e alla quale stanno aderendo moltissime realtà rappresentanti dell'ampio arco sociale che si riconosce in questa iniziativa.

Anche quest'anno, come nella manifestazione del 20 marzo del 2010, gli enti locali con i loro gonfaloni saranno un elemento importante del corteo che si snoderà per le strade di Roma, al quale verrà data massima visibilità.

Invitiamo quindi le amministrazioni locali a partecipare alla manifestazione, segnalando l'adesione all'indirizzo segreteria-enti-locali@acquabenecomune.orgQuesto indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. .

Siamo certi che, su un tema così importante per tutti i cittadini italiani, gli Enti Locali sapranno dare un prezioso contributo a quella che è una campagna in difesa del Bene Comune.

Ulteriori informazioni su www.acquabenecomune.org, nella sezione dedicata al Coordinamento Nazionale Enti Locali per l'Acqua.

Coordinamento Nazionale Enti Locali per l'Acqua Bene Comune e la gestione Pubblica del Servizio Idrico

Sito web: www.acquabenecomune.org